L'ALTARE DEL PASSATO
lasciato l'Italia otto anni prima, subito dopo la morte della madre; era partito sfiduciato, quasi povero, senza più legami d'affetto. Ritornava quasi
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era in grande Amicizia con la famiglia di un certo sir Goldsmith, agente consolare di Melbourne, da poco giunto in Torino: un anglo-australiano che
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Barnabiti, nella vecchia Torino. L'amicizia dei due scolaretti era nata per interesse reciproco; Vittorino era forte in matematiche, io in componimento
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volta, disperatamente, la scriminatura; non c'era verso: i capelli si ribellavano al pettine, deviavano a mezzo del cranio, verso una meta incerta. Oh
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era civetteria. La civetteria gioca, ride, sorride. Lady Mac Lewis aveva un volto tragico di passione e quando l'incontravo sul ponte, nelle sale
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. "ORTENSIA N. N." N."Un tranello? Non si sarebbe detto. La carta era ampia e giallognola, veramente arcaica e provinciale, la calligrafia accurata e lievemente
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sessant'anni ed era diventata baronessa Altari, moglie legittima del barone Altari, nobile canavesano, scudiere di S. M. il Re Vittorio; come gran
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indagatori dove a tratti, come sul ritmo del pensiero, l'iride azzurra era divorata dalla pupilla color velluto; e quegli occhi, quel profilo perfetto, quel
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rimessa in piena vista la base della torre angolare nord-ovest delle mura; presso l'angolo nord-est, lungo la Via XX Settembre, era il Teatro Romano
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quella era una donna disfatta dalla passione e che l'oggetto della sua passione ero io?
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suoi sudditi Quasi un trentennio era trascorso. Carlo Emanuele II si era fatto uomo, aveva preso dalle mani della madre lo scettro luttuoso, si era
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svegliai alle grida gioiose del mio compagno. Si era alla stazione di Kahalla. - Mon ami! Presto! Uscite! Balzai fuori. A dieci passi da me, sotto la
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banana. Un gigante fosco - beato lui - gradiva il sorbetto e s'inchinava sorridendo. - Non è una pura indu Sua madre era scozzese. - Ma quel signore
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chi pronuncia una biografia funeraria ... - Guido Rocca ... Ritirai le mani, di colpo. Ma la donna s'era abbandonata sul mio petto come se quel nome e
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v'racomandö s'à l'è la mia maman. Tuchè-me'n po' la man, me cari sitadin, Për vive che mi viva vëdrö mai pi Türin! E sapete chi era la bela madamin La figlia
Accademia della crusca
